sabato 19 aprile 2008

Dal sito di Marco Vasta

Time for Peace in Tibet

Ricevo e pubblico

Dear Fabio,
Nearly everyday a new story of brutality in Tibet surfaces as the Tibetan people of Tibet stand up for their rights. Chinese soldiers and police continue to arrest, interrogate and torture Tibetans, including Buddhist monks and nuns.
We know just last week eight Tibetans were killed in eastern Tibet after police fired into a crowd of several hundreds monks and laypeople protesting the “patriotic education” by the Chinese government as they visit Buddhist monasteries and demand monks to denounce the Dalai Lama. As the reports of arrests, torture, and the deaths of Tibetans grow, we are working tirelessly to put pressure on China to show restraint in their reaction to the protests. And, we need your help! Will you please help us and send a letter to President Bush urging him to put pressure on China? Take Action NOW!
We are asking President Bush to take a stand for the Tibetan people and not attend the opening ceremony of the 2008 Olympics.
For more than 50 years the Tibetans have suffered at the hands of the Chinese government. Today a climate of fear pervades Tibet. As the Tibetans stand up to China, the Chinese authorities have stepped of their campaign demanding the Tibetans denounce the Dalai Lama leading to increased resentment creating a viscous cycle.
It’s time the violence and intimidations tactics stop. The Chinese government must resolve this conflict peacefully and begins a dialogue with the Dalai Lama. Take Action!
Your voice is essential. We must keep the pressure on world leaders and ensure we know the truth inside Tibet. Tourists have been asked to leave. Journalists have been forced out of Tibet leaving China without witnesses to their strong-armed and deadly tactics.
Call for Peace in Tibet. Send your letter to President Bush!
Thank you for your support,

John Ackerly
President International Campaign for Tibet
1825 Jefferson Place, NW, Washington, DC 20036
http://www.savetibet.org/ http://www.dalailamadc.org/ http://www.racefortibet.org/

lunedì 14 aprile 2008

sabato 5 aprile 2008

Appello per il TIBET

Pubblico la mail che ho ricevuto dall'Associazione Italia-Tibet con l'appello da inviare al CONI in vista della riunione fissata per la prossima settimana.

Caro amico, cara amica, tra pochi giorni (dal 7 al 9 aprile) l'Esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale si riunirà a Pechino. Saranno presenti i rappresentanti dei Comitati Olimpici di tutte le nazioni presenti ai Giochi del prossimo agosto. Aderendo alla campagna internazionale lanciata in questi giorni da ITSN (coordinamento mondiale di tutti i Tibet Support Group http://actionmetwork.org/campaign/torch_out_of_tibet ), ti invitiamo a copiare e spedire via fax alla dirigenza del CONI l'appello sotto riportato nel quale chiediamo al comitato olimpico ialiano (Coni) di battersi affinché il Tibet sia escluso dal percorso della staffetta olimpica. Ti ringraziamo per la collaborazione,
Associazione Italia-Tibet
Invia al FAX: 06.36857697 (insisti perché saremo in tanti)

<==== Testo da inviare ====>

Al Presidente del CONI
Giovanni Petrucci

Ai membri del CIO
Franco Carraro
Mario Pescante
Ottavio Cinquanta
Manuela di Centa
Francesco Ricci Bitti

Egregio Presidente, egregi Membri del CIO,

sono fortemente preoccupato e sgomento di fronte alla decisione del Comitato Olimpico Internazionale e degli organizzatori dei Giochi di Pechino 2008 di persistere nella scelta di far transitare la fiaccola olimpica attraverso il Tibet malgrado le recenti manifestazioni di protesta e le conseguenti repressioni militari tuttora in corso nell’intero territorio tibetano.

Le ultime notizie riferiscono che, dal 10 marzo 2008, le autorità cinesi hanno arrestato centinaia di tibetani. I morti accertati sono 140. È impensabile che la fiaccola olimpica possa trionfalmente passare attraverso il Tibet in un momento in cui l’intera regione è chiusa e presidiata dall’esercito e la popolazione subisce la più brutale repressione. Inoltre, il passaggio della fiaccola attraverso il Tibet, in questo clima di forte tensione, sarebbe una provocazione destinata a suscitare una nuova ondata di proteste alle quali le autorità cinesi risponderebbero con la forza, innescando una nuova ondata di arresti, torture e perdite di vite umane.

Dal 10 marzo, più di un milione e mezzo di persone si sono mobilitate a sostegno del Tibet. I cittadini di tutto il mondo si aspettano che i Comitati Olimpici delle nazioni che parteciperanno ai Giochi si adoperino affinché, in occasione delle prossime Olimpiadi, i valori sanciti dalla Carta Olimpica non siano irreparabilmente offuscati. In vista dei lavori dell’Esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale, che si riunirà a Pechino dal 7 al 9 aprile 2008, invito quindi la dirigenza del CONI e i suoi Membri presso il Comitato Olimpico Internazionale a battersi affinché tutte le aree tibetane, inclusa la Regione Autonoma Tibetana e le aree di etnia tibetana del Quinghai, del Sichuan, dello Yunnan e del Gansu siano escluse dal percorso della staffetta olimpica di Pechino 2008.

Confidando nell’accoglimento della nostra richiesta, formulo i migliori auguri di buon lavoro,

Firma
data

By Associazione Italia Tibet http://www.italiatibet.org/

giovedì 3 aprile 2008

Free Tibet

Dal sito di Beppe Grillo parte un appello per il Tibet. Già inviate 68000 mail!!
Tibet libero
Se gli Stati Uniti avessero invaso il Messico. Se la Francia avesse occupato l'Algeria. Se l'Australia avesse dichiarato guerra alla Papua Nuova Guinea. Se il Giappone avesse annesso la Manciuria. Se l'Italia tornasse di nuovo in Libia con le cannoniere.Se tutto questo fosse successo nell'anno delle Olimpiadi negli Stati Uniti, in Francia, in Australia, in Giappone, in Italia. Le Olimpiadi si sarebbero tenute lo stesso in questi Paesi? In nome di cosa? Del WTO? Della globalizzazione? Del consumismo?
Il Governo italiano ha calato i pantaloni alla marinara di D'Alema (nessuno pensava che avrebbe fatto diversamente).
L'umanità ha un debito enorme nei confronti del Tibet, della sua cultura, dei suoi abitanti. Lo ha lasciato solo per quasi sessant'anni in nome della realpolitik. Un comportamento semplice da capire. Se sei grosso puoi invadere, distruggere, sterminare. Se sei piccolo e hai il petrolio, allora sono c...i tuoi. Cecenia docet. Iraq ridocet.
Il blog lancia oggi una petizione al segretario dell'Onu per un Tibet libero.
Inviate il messaggio:
"Free Tibet. Stop to the China Olympic Games"
al segretario delle Nazioni Unite e diffondete l'iniziativa.
La ruota del samsara vi premierà.
Free Tibet