Riporto la simpatica descrizione fatta da Laura su come è nata l'idea di questo evento che mi vede coinvolto in prima persona.
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Durante il viaggio che ci conduceva a casa dell’amica Laura nel Mugello per trascorrere un capodanno davvero speciale, condividemmo con l’amico Fabio, le sue preziose esperienze di mostre fotografiche realizzate più volte a Firenze a seguito del suo bel viaggio in Tibet.
Così maturò in me il desiderio e la volontà di occuparmi dell’organizzazione di un altro evento simile, mettendo in gioco e a servizio questa mia qualifica svolta ampiamente negli anni di lavoro ai vari Teatri di Livorno e per passione e che potesse manifestare concretamente, insieme ad un sapore culturale, un atto solidale e un momento di piacevole aggregazione sociale. Quindi una serie di eventi sincronici, non affatto casuali: il coinvolgimento di un’associazione culturale di sesto, dove un amica socia ha viaggiato ed amato il Tibet, la riunione dell’Associazione Italia/Tibet al Centro Ewam, dove a febbraio partecipammo con Fabio, da lì il mio contatto con il Presidente dell’Associazione e il suo SI, per noi graditissimo, della Sua presenza e intervento all’evento. E poi il contatto con Paolo del Centro Ewam ( che però forse ha impegni improrogabili di lavoro), il SI dell’Assessore alla Cultura di SestoIdee, il SI del terapista Enrico Cheli, cui lo stesso Fabio conobbe, partecipando con piacere ad un suo evento, e il mio incontro con Sithar, un amico tibetano, bravissimo in cucina! Insomma, tutta la nostra energia del NOI e quella della “vita consenziente” si è direzionata, come un dolce vento caldo, verso la realizzazione, a breve, di questa giornata: un piccolo gesto di solidarietà verso questo popolo oppresso da così tanti anni, impregnato di una cultura incredibilmente affascinante e antichissima, al quale dedichiamo con gioia e speriamo con sentita partecipazione, questo nostro comune impegno. (Laura Faucci)
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