giovedì 30 agosto 2007

Shigatze

Le moderne tecnologie sono incredibili. Siamo in un posto sperduto con un computer tutto in cinese eppure riesco a leggere i vs messaggi. E' emozionante!! Cercare di capirsi con la ragazza che volevamo usare internet e' stata una impresa, ma ci siamo riusciti a gesti. Qui nessuno parla inglese, solo cinese o tibetano.
Dopo Lhasa ci siamo immersi nella natura dell'altopiano tibetano, un'area immensa grande quattro volte la Francia praticamente disabitato, che parte da 4000 metri e va su. Abbiamo fatto un passo a 5190 metri da cui si domina questa terra immensa a perdita d'occhio. Solo puntini neri (che sono le tende dei nomadi ed i loro yak) e bianchi (pecore). Un vento tremendo faceva sventolare (garrire?) le bandierine di preghiera, comprese quelle che abbiamo steso noi. E poi siamo scesi ai 4700 metri del Nam-tso, il lago salato piu' alto del mondo. Potete immaginare che la terra del Tibet e' nata dallo scontro del subcontinente indiamo con quello asiatico? E' che qui ci sono laghi salati e dune di sabbia e conchiglie e coralli? Eccezionale davvero!! Il Nam-tso e' un posto ai confini del mondo, almeno di quello che noi conosciamo. Abbiamo dormito in una tenda e mangiato in una tenda ristorante con la stufa alimentata con la cacca di yak essiccata. Dormire a questa altitudine non e' facile ma ce l'abbiamo fatta e la mattina siamo rimontati sulla nostra toyota con destinazione Gyantse, una lunga tappa di trasferimento attraverso un paesaggio fantastico e tratti di autentico fuoristrada. Dal finestrino della macchina scorre un altro mondo. Dovrei fotografare tutto ma mi contengo, sono solo a quota 600. A Gyantse abbiamo visto il Kumbum, un chorten a nove piani che rappresentano i livelli piu' alti del percorso tantrico. Qui, fuori dalla citta', le persone sono piu' rilassate, ti salutano sorridendo, ti parlano in tibetano e sono curiosissime: abbiamo aperto la guida e si e' formato un capannello di persone, oppure sbirciano la mia macchina fotografica per vedere com'e' venuta la foto. Com'e' lontana l'Italia............................
Siamo felice di leggervi e ricambiamo i saluti di Chiara, Leonardo, Salvatore, Sonia e tutti quelli che ci leggono.

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