domenica 26 agosto 2007

Lhasa due

Siamo ancora a Lhasa la citta' santa del buddismo tibetano. E' un posto meraviglioso pieno di monumenti affascinanti. Ma forse la cosa che ci ha colpito di piu' e' la gente, almeno la minoranza tibetana. Si perche' oramai i tibetani sono una minoranza, almeno qui a Lhasa. E' incredibile, per noi, incontrare delle persone che ti guardano e ti sorridono. Apertamente. Anche i monasteri, pur essendo diventati dei musei con prezzi di ingresso elevati, mantengono la loro spiritualita' e basta incontrare un monaco piu' disponibile con il quale scambiare qualche gesto o qualche parola (grazie alla nostra guida che traduce) per ritrovare quella pace e quella semplicita' che noi, probabilmente, abbiamo perso. Come e' successo stamattina a Drepung dove abbiamo fatto inizializzare un mala per Raffaele da un monaco simpaticissimo. Il mantra OM MANI PADME HUM, sussurrato o cantato dai monaci e dai pellegrini, risuona ovunque. Come il rumore delle ruote di preghiera, che contengono il mantra, che le persone fanno girare di continuo. Il sole esce tutti i giorni verso la fine della mattina, come ci ha detto, a gesti, una monaca stamattina che aspettava il sole per scaldarsi la minestra. Quando il sole esce picchia duro. Siamo a 3600 metri. Domani arriveremo a 4700 ma d'altra parte abbiamo gia' superato una volta i 5000. Abbiamo letto con piacere i messaggi di Marco e Sonia che abbracciamo. E' bello tenersi in contatto a 10000 km di distanza!! Alla prossima.

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